Riparazione antieconomica cos’è e come funziona il risarcimento per equivalente
La fattispecie della riparazione antieconomica è più diffusa di quanto comunemente si possa immaginare. Spesso si tende a ritenere che si presenti solo in casi limite, quando il veicolo ha raggiunto un'età avanzata e un ridotto valore residuo.
In realtà, un incidente anche di lieve entità può determinare la condizione di riparazione antieconomica, qualora i costi stimati per il ripristino del mezzo siano superiori al valore attuale dello stesso. Ad esempio, danni che coinvolgono airbag, elettronica di bordo, parti meccaniche sofisticate possono far facilmente superare tale soglia. Ottenere il corretto risarcimento del danno in presenza di una riparazione antieconomica non è sempre immediato né scontato, in quanto l'assicurazione potrebbe offrire un indennizzo non congruo.
Ed è proprio per questa ragione che risulta fortemente consigliabile, per il danneggiato, affidare la pratica risarcitoria a un'agenzia di infortunistica stradale. Tali professionisti, grazie alla loro esperienza nel settore, sanno condurre in porto la trattativa con le compagnie assicuratrici nel minor tempo possibile, avvalendosi di una perizia tecnica qualificata e fornendo una stima attendibile dei danni patrimoniali e non, al fine di ottenere l'effettivo indennizzo cui si ha diritto in caso di riparazione antieconomica.
Riparazione antieconomica: cos’è e com’è definita
La riparazione antieconomica è definita come un tipo di danno da incidente stradale in cui i costi della riparazione eccedono il valore di mercato del veicolo danneggiato. Quando i costi necessari per riparare i danni riportati nella collusione superano la quotazione di mercato dell'auto al momento del sinistro si parla di riparazione antieconomica o danno antieconomico. In questi casi, la prassi prevede che l’assicurazione proponga un indennizzo incidente stradale pari al valore commerciale del veicolo anziché all'intero importo dei danni subiti, che sarebbero antieconomici da riparare.
Ad esempio, può verificarsi che un'utilitaria, il cui valore di mercato ammonta a 3.000 euro, subisca danni da incidente i cui costi di riparazione stimati ammontano a 6.000 euro. In questa situazione si configura una riparazione antieconomica dal momento che effettuare l'intervento di riparazione dei danni avrebbe un costo doppio rispetto al valore commerciale dell'autoveicolo. Pertanto, l'assicurazione intende limitare il risarcimento del danno al valore del veicolo, ovvero 3.000 euro anziché concedere l'intero importo dei danni pari a 6.000 euro.
La definizione di riparazione antieconomica designa precisamente questa tipologia di danno da incidente per il quale non converrebbe economicamente eseguire la riparazione dei danni subiti dal veicolo, dato che i costi eccederebbero il valore residuo del bene. L'assicurazione, dunque, risarcisce sulla base della quota di valore ancora presente nell'auto e non in relazione all'ammontare dei danni.
Risarcimento per equivalente: com’è calcolato
Il risarcimento per equivalente in caso di riparazione antieconomica è calcolato sulla base di parametri ben definiti. Come stabilisce l'art. 2058 del codice civile, il danneggiato ha diritto a vedersi risarcito il danno al veicolo in forma specifica tramite la riparazione, salvo casi in cui ciò risulti eccessivamente oneroso per il debitore. Proprio in queste ipotesi si ricorre al risarcimento per equivalente.
Nel caso di riparazione antieconomica, quando cioè i costi della riparazione superano il valore dell'auto, il risarcimento avviene solitamente per equivalente. A tal fine è necessario determinare il valore del veicolo prima del sinistro che ha portato alla riparazione antieconomica, considerando elementi quali stato e caratteristiche del mezzo e quotazioni di mercato.
Il risarcimento comprende anche eventuali spese accessorie come demolizione, soccorso stradale, noleggio auto sostitutiva e fermo tecnico, nonché costi di immatricolazione di un nuovo veicolo o passaggio di proprietà per l'acquisto di un'auto usata. Per una corretta liquidazione del danno, è fondamentale richiedere una perizia sul valore del veicolo e i danni subiti, nonché valutare preventivamente i limiti del risarcimento con l'agenzia infortunistica stradale. Queste attenzioni, unite al supporto di un legale esperto, permettono di ottenere un indennizzo pieno e congruo quantificando tutte le voci previste dalla legge.
Danno auto riparazione antieconomica: Perché è importante la perizia tecnica?
La perizia tecnica riveste un ruolo fondamentale nella valutazione dei danni in caso di incidente con conseguente riparazione antieconomica del veicolo. Come noto, quando i costi della riparazione post-incidente, sia esso in auto o in incidente in moto, eccedono il valore commerciale del mezzo, sussiste la fattispecie di riparazione antieconomica.
In queste situazioni, per stabilire correttamente l'entità del risarcimento dovuto al danneggiato, è indispensabile avere una valutazione tecnica dettagliata da parte di un perito automobilistico. È infatti compito del perito accertare, attraverso una verifica diretta dei danni riportati dal veicolo, quali sono i costi effettivi da sostenere per la riparazione e quale sarebbe stato il valore del mezzo prima del sinistro attraverso un’analisi delle sue caratteristiche e dello stato manutentivo.
Senza una perizia tecnica sarebbe molto complesso stimare in maniera puntuale ed affidabile questi parametri fondamentali per il calcolo del risarcimento, al quale il danneggiato ha diritto. La relazione peritale è quindi un documento fondamentale da poter produrre nei confronti delle compagnie assicuratrici coinvolte, in quanto consente di dimostrare in modo oggettivo e documentato la reale entità dei danni subiti e il mancato diritto al risarcimento mediante riparazione.