Responsabilità professionale
La responsabilità professionale rappresenta un principio fondamentale nell'ambito delle professioni regolamentate, in quanto garantisce l'adempimento degli standard qualitativi richiesti ai fini della tutela di clienti e cittadini.
Il mancato rispetto dei criteri di diligenza, prudenza e perizia può comportare gravi rischi, esponendo le persone a danni anche invalidanti dal punto di vista fisico o economico. Basti pensare a casi di imperizia medica o di difetti di progettazione strutturale che abbiano causato il crollo di edifici.
Quando si verificano simili eventi dannosi imputabili alla responsabilità professionale, è diritto della parte lesa ottenere pieno risarcimento. Tuttavia, seguire personalmente un iter giudiziario è estremamente oneroso e le probabilità di successo non sono scontate.
Rivolgersi sin da subito ad un'agenzia di infortunistica specializzata nella materia, come Infortunistica Veneta, rappresenta la soluzione più efficace e conveniente. Grazie alla propria esperienza, l'agenzia può infatti acquisire rapidamente tutte le prove a supporto della responsabilità del professionista, ottenendo in tempi brevi e senza spese legali a carico del cliente il risarcimento spettante in base alla legge.
Responsabilità professionale: cos’è e chi riguarda
La responsabilità professionale si riferisce all'obbligo legale che grava su tutti i soggetti che svolgono un'attività lavorativa regolamentata da norme deontologiche o da specifiche leggi che ne disciplinano l'esercizio.
Nel dettaglio, la responsabilità professionale riguarda tutte quelle figure soggette all'iscrizione in albi o collegi professionali come medici, avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti e così via. Questi professionisti sono tenuti nello svolgimento della loro attività al rispetto di precisi standard di diligenza, perizia e prudenza al fine di garantire la tutela degli interessi di clienti e pazienti.
Responsabilità professionale indica quindi l'obbligo di adottare tutte le misure necessarie per assicurare un servizio conforme alle norme dettate dalla deontologia della propria professione e dalla legge. Un eventuale danno arrecato a terzi a causa di negligenza, imperizia o imprudenza nello svolgimento dell'attività lavorativa può determinare la responsabilità del professionista e l'obbligo di risarcimento.
Nel caso in cui il danno sia conseguenza di colpa grave o dolo, il professionista può rispondere in sede penale oltre che civile. La responsabilità professionale è un concetto chiave nell'ambito delle libere professioni regolamentate, in quanto sancisce l'obbligo di svolgere il proprio incarico con la massima diligenza e competenza richiesta dal ruolo.
Negligenza imprudenza imperizia: le differenze
Negligenza, imprudenza e imperizia sono termini spesso usati come sinonimi nel linguaggio comune, ma che assumono significati ben distinti nell'ambito della responsabilità professionale e degli studi di infortunistica stradale.
La negligenza indica una condotta omissiva, caratterizzata dall'omessa diligenza nello svolgimento di un'attività. Comporta l'inosservanza dei doveri generici di cautela. L'imprudenza invece presuppone un agire, ma con leggerezza e impulsività, senza le dovute cautele richieste dalle circostanze. L'imperizia, infine, riguarda la mancanza delle capacità e abilità tecniche richieste per lo svolgimento di un determinato incarico professionale.
Mentre la negligenza e l'imprudenza sono riferite a comportamenti colposi, l'imperizia implica in genere una responsabilità più grave in capo al professionista, in quanto presuppone una carenza di conoscenze e preparazione nello specifico ambito di competenza.
Tali distinzioni concettuali sono di fondamentale importanza negli studi di infortunistica stradale e nella valutazione della responsabilità professionale di figure come medici e tecnici, al fine di accertare con precisione le reali cause di danni e incidenti.
Colpa negligenza imprudenza imperizia: come richiedere e ottenere i danni da imperizia
Quando si verifica un danno imputabile a negligenza, imperizia o imprudenza nell'esercizio di una professione soggetta a responsabilità professionale, la parte lesa ha diritto a essere risarcita.
Ad esempio, un danno da negligenza potrebbe verificarsi nel caso in cui un medico ometta, con colpa, di eseguire gli esami diagnostici necessari per accertare accuratezza la presenza di una patologia. Ciò causerebbe un ritardo nella diagnosi e nella cura, con peggioramento delle condizioni di salute del paziente.
Un caso di imperizia si avrebbe se un ingegnere progettasse con errori e inaccuratamente le strutture portanti di un edificio, causandone successivamente il crollo o danni durante l'uso da parte dei soggetti che fruiscono dell'immobile.
Un esempio di danno da imprudenza potrebbe essere quando un avvocato compia con leggerezza errori nella gestione di una causa, facendola andare in prescrizione o compromettendone l'esito, a causa di superficialità non giustificate.
In tutti questi casi, e in molti altri, generalmente, il primo passo da compiere consiste nel presentare un reclamo scritto al professionista/ente responsabile, richiedendo formalmente il riconoscimento del danno subito. Se questi nega le proprie responsabilità o la richiesta risarcitoria non va a buon fine, è possibile citare in giudizio il professionista dinanzi al tribunale civile competente per territorio.
Tuttavia, il percorso processuale può rivelarsi lungo e tortuoso, con esiti incerti. Pertanto, la soluzione migliore è quella di affidarsi fin da subito a un'agenzia di infortunistica stradale, che si occupa di valutare il caso, raccogliere le prove a sostegno della responsabilità del terzo, e trattare direttamente con le compagnie assicurative o i legali del professionista.
L'agenzia infortunistica, grazie alla sua esperienza nella materia, può ottenere per il danneggiato il risarcimento dovuto in tempi brevi e senza dover anticipare spese legali, evitandogli lo stress e le lungaggini di un eventuale giudizio. Si tratta quindi del percorso più efficace e conveniente da seguire.