Danno mortale – auto che esce di strada causa velocità e finisce contro un albero posizionato al lato della strada
Posto che questa tragica vicenda coinvolge anche dei minori, per rispetto di tutti gli eredi ometteremo volutamente dettagli che possano in qualche modo ricondurre la vicenda ai diretti interessati.
Si tratta di un’uscita di strada, causa velocità, con urto del veicolo contro un grosso platano a margine della carreggiata che ha determinato lesioni mortali per il conducente del mezzo stesso. A seguito dei successivi accertamenti svolti dalle autorità competenti il conducente della vettura risultava positivo all’alcool test.
I familiari si sono affidati a noi per valutare eventuali responsabilità dell’ente preposto alla gestione della strada.
Abbiamo presentato agli stessi la possibilità di ottenere un risarcimento, senza riuscire ovviamente a promettere nulla di certo, facendo ben presente inoltre che, in caso di esito negativo della vertenza, tutti i costi sarebbero ricaduti su di noi tenendo indenne la famiglia da ogni problematica economica.
Una parte degli aventi diritto ci ha dato fiducia mentre altri parenti, non credendo alla nostra promessa di essere manlevati da tutti gli aspetti economici, hanno preferito non farsi assistere.
Alla famiglia, in chiare difficoltà economiche, abbiamo anche anticipato le spese per funerale.
Abbiamo seguito la pratica, senza alcun costo per i familiari, partendo da una perizia cinematica di parte che ha evidenziato l’assenza di adeguati sistemi di protezione in presenza di un albero vicinissimo alla strada (in particolare l’assenza del Guard Rail in quel tratto di strada).
Ci siamo costituiti parte civile nel procedimento penale e abbiamo instaurato un procedimento civile presso il Tribunale competente; quest’ultimo ha portato ad una sentenza di condanna e ad un risarcimento congruo da parte dell’ente preposto alla custodia della strada a favore dei familiari del deceduto.
Abbiamo quindi notificato alla nostra controparte la sentenza, così da abbreviare notevolmente i tempi per proporre appello e, così facendo, abbiamo ottenuto una sentenza passata in giudicato in 4 anni e nove mesi.
A questo punto, tramite i nostri assistiti, abbiamo incontrato i parenti che inizialmente non ci avevano dato fiducia e, essendo il danno non ancora prescritto, abbiamo avanzato richiesta di risarcimento per tutti coloro che non avevano ottenuto il risarcimento del danno parentale.
Tutte queste attività sono state da noi effettuate senza alcune spese e/o rischio a carico degli assistiti.