Risarcimento con rendita vitalizia: un rimborso poco utilizzato
In base a una sentenza del Tribunale di Milano, in caso di sinistri o incidenti il soggetto parte lesa può ottenere una rendita vitalizia come risarcimento per i danni subiti, al posto di un normale rimborso forfettario.
Stando infatti all’ Art. 2057 del Codice Civile, un risarcimento con rendita vitalizia è uno strumento tecnico già presente all’interno del panorama legislativo italiano, ma del quale la giurisprudenza ha fatto ben scarso uso negli anni a venire.
Appare perciò molto apprezzabile la portata innovativa della sentenza del 27 gennaio 2015 del Tribunale di Milano, emanata dal Giudice M. Flamini, il quale facendo riferimento all’Art. 2057 ha condannato una struttura sanitaria a dover assicurare una rendita vitalizia come risarcimento dei postumi invalidanti subiti da una paziente a seguito dell'asportazione di un carcinoma.
Un altro aspetto molto importante è il fatto che il risarcimento con rendita vitalizia stabilito dalla sentenza non sia da erogare in un'unica soluzione anticipata, ossia come un normale indennizzo a copertura totale del complessivo danno subito, bensì con un indennizzo che ricoprirà a cadenza periodica l’intero arco della vita della parte lesa.
Il riconoscimento del diritto alla costituzione di una rendita vitalizia come risarcimento è perciò una formula nuova all’interno del panorama assicurativo, anche se la sua possibilità era già prevista da molto tempo da parte della legislazione, e speriamo che tale sentenza sia un primo passo verso un rinnovamento delle formule di indennizzo da parte delle compagnie di assicurazione.