L'anatocismo, questo costoso sconosciuto
L’anatocismo, che deriva dal termine greco anatokismòs, cioè “sopra- di nuovo; interessi - usura”, non è altro che la capacità degli interessi passivi di produrre ulteriori interessi passivi calcolati su loro stessi.
Fin dall’antichità è apparsa evidente l’avversione verso tale fenomeno; basti pensare che le fonti giuridiche romane, per riferirsi al calcolo degli interessi sugli interessi, utilizzavano la locuzione usurae usurarum!
Ma, vi domanderete, perché parliamo di anatocismo nel blog di Infortunistica Veneta?
Perché molti nostri assistiti, per far fronte alle conseguenze dei danni subiti e nell'attesa del giusto risarcimento, spesso ricorrono a prestiti bancari.
Ora, malgrado l'anatocismo sia vietato dalla legge, gli istituti di crediti continuano ad utilizzarlo ricorrendo a cavilli. Infatti l'art. 1283 del CC. prevede qualche eccezione come, per esempio, “la mancanza di usi contrari”.... ed è a questo tipo di eccezione che le banche per anni - subdolamente - hanno fatto ricorso.
Il subdolo anatocismo ha procurato grandi ed ingiustificati guadagni agli istituti bancari, tanto che il legislatore è dovuto di nuovo intervenire con la legge n. 147/2013 (Legge di stabilità 2014) con la quale ha espressamente previsto l’abolizione dell’anatocismo bancario in ogni sua forma a partire dal 1° gennaio 2014.
Ma, ovviamente, è intervenuta la Banca d'Italia, sostenendo che l'abolizione dell'anatocismo sarebbe rimasta sospesa fino all'emanazione da parte del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio di una delibera ad hoc. Delibera mai approvata fino ad oggi.
Ancora una volta la Legge Italiana non sembra essere in grado di produrre gli effetti previsti dal legislatore. In aiuto dei cittadini vengono, però, delle sentenze: il Tribunale di Milano, con due distinte ordinanze (la prima del 25.03.2015 seguita a pochi giorni da quella del 03.04.2015), a seguito di un ricorso cautelare promosso da una associazione di consumatori, ha collegialmente accolto il ricorso.
In questo modo ha sancito un importante principio secondo cui la riforma non necessita di attuazioni e si può considerare in vigore fin dal 1° gennaio 2014.
Anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9127/2015, ha negato alle banche la possibilità di capitalizzazione annuale.
Forse si può finalmente parlare di "morte dell'anatocismo bancario".
Infortunistica Veneta è pronta a sostenere i ricorsi di tutti coloro che hanno dovuto pagare le banche per questa odiosa e illegale pratica.
Parliamone insieme, venite a trovarci nelle nostre sedi: I VOSTRI PUNTI AMICI.