Infortunio su mezzo pubblico: come comportarsi, obblighi del gestore e iter assicurativo
Un infortunio su mezzo pubblico oggi è un evento molto più comune di quanto non si possa pensare. I recenti dati statistici diffusi dall'Istat e dall'Azienda Italiana Trasporto Pubblico (AITP) mostrano che, negli ultimi anni, gli infortuni a bordo di autobus, metro e treni sono in costante aumento. Nel 2021 si sono registrati oltre 37.000 incidenti sui mezzi pubblici, con un incremento di circa il 12% rispetto al quinquennio precedente.
Secondo le analisi condotte, i fattori che maggiormente contribuiscono a questo preoccupante trend sono l'affollamento dei mezzi, specie negli orari di punta, unitamente all’anzianità del parco circolante. Frenate brusche, slittamenti improvvisi e anomalie strutturali sono all'ordine del giorno anche sui mezzi che effettuano gli spostamenti urbani.
Tale incremento pone in luce come gli infortuni su autobus e metro siano un fenomeno tutt'altro che raro al giorno d'oggi. Il rischio di cadute, contusioni o traumi per i passeggeri durante il normale tragitto casa-lavoro è ben più concreto di quanto si possa credere.
In tali circostanze, quando si subisce un danno fisico dipendente dalla responsabilità dell'azienda di trasporti, è importante ottenere il giusto risarcimento tramite una società altamente specializzata come Infortunistica Veneta. I nostri legali sono in grado di occuparsi della pratica fornendo un supporto professionale, sia nella fase di raccolta prove che in quella di negoziazione con la compagnia assicuratrice del vettore pubblico.
Infortunio su mezzo pubblico: Cosa fare, la procedura da seguire
Come disciplinato dal Codice Civile, il vettore che eroga servizi di trasporto pubblico è tenuto ad assicurare l'incolumità dei passeggeri durante il viaggio. Pertanto, in caso di infortunio occorso a bordo di autobus, metropolitana o altro mezzo, il danneggiato ha diritto a richiedere un risarcimento danni per i pregiudizi fisici subiti.
Gli incidenti durante gli spostamenti possono avvenire per svariate ragioni, come malfunzionamenti dei mezzi, anomalie infrastrutturali, manovre di guida imprudenti. In tali circostanze, i servizi di infortunistica stradale della nostra agenzia sono volti a tutelarvi sia dal punto di vista logistico che legale, provvedendo in modo professionale, semplice ed efficace alla risoluzione della pratica.
Quando conviene rivolgersi ad una infortunistica specializzata? Nei casi più complessi da gestire in termini medico-legali ovvero quando debbano essere accertate eventuali responsabilità del vettore non immediatamente evidenti.
È importante che il danneggiato, dopo aver richiesto cure mediche accurate, segua una chiara procedura documentale per la preannunciata richiesta risarcitoria. Da conservare con cura il biglietto di viaggio, fotografare i luoghi e annotare ogni elemento utile alla ricostruzione della dinamica dell'infortunio.
Infortunio su autobus, metropolitana o altro mezzo: cosa dice il codice civile
Ai fini della richiesta risarcitoria, risulta inoltre fondamentale far redigere al medico curante un certificato contenente una descrizione dettagliata delle lesioni riportate ed il probabile decorso temporale per il recupero pieno dell'integrità fisica. Tale documento sanitario deve essere allegato alla domanda di indennizzo danni da inviare tempestivamente al vettore tramite raccomandata A/R.
Laddove siano presenti testimoni del sinistro, è altresì consigliabile richiedere la disponibilità di questi ultimi a rilasciare una testimonianza scritta da allegare alla denuncia assicurativa. Tale dichiarazione deve essere corredata da fotocopia del documento di identità del teste, al fine di garantirne l'identificazione e la veridicità delle affermazioni riportate. Le testimonianze oculari possono risultare determinanti ai fini di una positiva valutazione del risarcimento del danno da parte della compagnia assicuratrice. Supportare la propria richiesta con una documentazione sanitaria il più possibile completa e dettagliata, nonché eventuali resoconti scritti di testimoni, rappresenta quindi un elemento chiave nella corretta gestione della pratica risarcitoria.
Come stabilito dall'art.2059 c.c., il risarcimento del danno deve tendere a ripristinare pienamente la situazione che sarebbe esistita se non fosse intervenuto l'evento dannoso. Pertanto, oltre al rimborso delle spese mediche sostenute, è possibile chiedere anche un indennizzo una tantum per i periodi di temporanea inabilità all'attività lavorativa.
Qualora l'infortunio abbia provocato lesioni dall'esito incerto, l'art.2056 c.c. consente di avanzare una richiesta risarcitoria provvisoria proporzionata all'entità del pregiudizio accertato. Ciò in attesa di quantificare compiutamente l'indennizzo al manifestarsi di eventuali postumi permanenti.
Il Codice prevede inoltre la nullità di ogni clausola limitativa della responsabilità del vettore, ai sensi dell'art.1681, a tutela dell'incolumità del passeggero durante il trasporto.
Responsabilità e doveri delle aziende di trasporto pubblico urbano
Come recita l’ordinamento italiano, l'azienda di trasporto pubblico ha l'obbligo di adottare tutte le misure necessarie ad assicurare l'incolumità dei passeggeri durante il tragitto. In base ai principi di responsabilità contrattuale, grava su di essa l'onere di dimostrare cause di forza maggiore non imputabili alla propria diligenza nel caso di infortunio a bordo del mezzo.
Tra i doveri del vettore vi è l'obbligo di effettuare un'adeguata manutenzione dell'infrastruttura, porre in essere cautele durante la guida che tengano conto della natura dinamica del trasporto passeggeri e gestire in sicurezza le fasi di salita/discesa. La responsabilità si estende inoltre alla cura di stazioni e pertinenze connesse ai mezzi pubblici.
Come anticipato nel precedente paragrafo l'art.1681 del Codice Civile stabilisce espressamente la nullità di ogni patto che tenda a escludere o limitare la responsabilità del vettore per i sinistri occorsi al passeggero durante il trasporto. Tale norma, di protezione della parte debole, mira a evitare che il passeggero possa essere privato dell'unico soggetto cui rivolgere l'azione risarcitoria in caso di infortunio.
Il vettore non può quindi avvalersi di clausole contrattuali che escludano la propria responsabilità per i danni alla persona derivanti dalla circolazione del mezzo. Resta fermo l'obbligo di diligenza nell'esecuzione del servizio di trasporto secondo l'articolo 1176 CC. Soltanto nel caso di cause di forza maggiore o del fatto colposo del danneggiato è esclusa l'azione risarcitoria.
In presenza di sinistri complessi, per i quali siano dubbie le esatte cause tecniche e la condotta delle parti, risulta fondamentale l'intervento di periti ed esperti legali. I servizi di infortunistica stradale sono in grado di supportare efficacemente il passeggero nella ricostruzione degli eventi e nella successiva richiesta di equo indennizzo.