Incidente con animale selvatico: Responsabilità e risarcimenti

Un incidente con animale selvatico sulle strade italiane è un fenomeno purtroppo sempre più frequente. Quando si ha la sfortuna di essere coinvolti in un sinistro di questo tipo è bene sapere come muoversi per ottenere in modo rapido ed efficiente il risarcimento dei danni subiti. Rivolgersi a un'agenzia di infortunistica stradale come Infortunistica Veneta può rivelarsi la scelta migliore. Professionisti specializzati in questo tipo di pratiche possono infatti gestire l'intera procedura con la Regione/ente responsabile, ottenendo l'indennizzo dovuto nel minor tempo possibile.

Incidente stradale con animali selvatici: le responsabilità

Gli incidenti stradali che coinvolgono animali selvatici sono un fenomeno sempre più frequente sulle strade italiane. L'imprevedibilità del comportamento della fauna selvatica e l'incremento demografico di alcune specie, come nel caso dei cinghiali, hanno portato a un aumento considerevole dei sinistri che la vedono coinvolta.

 

È importante sapere quali sono le responsabilità in caso di incidente con animale selvatico e come ottenere il risarcimento del danno. In generale, le compagnie assicurative non coprono il risarcimento per i danni dovuti ad incidente con animali selvatici, a meno che il veicolo non sia munito di un'apposita copertura aggiuntiva.

 

Secondo la normativa vigente, la fauna selvatica è considerata patrimonio dello Stato e la responsabilità dei danni da essa provocati spetta alle Regioni in base all'articolo 2052 del codice civile. Pertanto, in caso di incidente stradale provocato dall'attraversamento o dalla presenza di un animale selvatico sulla carreggiata, è la Regione territorialmente competente a risarcire il danneggiato. Spetta infatti alle amministrazioni regionali predisporre adeguate misure di prevenzione degli incidenti, come una segnaletica idonea nei punti di maggior attraversamento o la realizzazione di sottopassi faunistici, al fine di ridurre il più possibile il verificarsi di sinistri.

 

Nell'azione risarcitoria, il danneggiato deve dimostrare il nesso causale tra il comportamento dell'animale selvatico e la dinamica dell'incidente, mentre è onere della Regione fornire la prova liberatoria del caso fortuito, dimostrando che il comportamento dell'animale si è posto al di fuori della propria sfera di controllo.

 

Qualora si verifichi un incidente con un animale selvatico, il conducente deve contattare immediatamente le forze dell'ordine per la constatazione del sinistro e la compilazione del modulo blu, necessario per attivare la richiesta di risarcimento. È poi cura del danneggiato inoltrare apposita istanza alla Regione o provincia o al concessionario autostradale, fornendo tutta la documentazione comprovante la dinamica dell'incidente e l'avvenuto investimento o sbandamento dovuto ad animale selvatico.

 

Incidente con animali selvatici: come richiedere il risarcimento?

Gli incidenti stradali che coinvolgono la fauna selvatica e si verificano sulle autostrade rientrano in una casistica a sé stante rispetto a quelli che avvengono sulla viabilità ordinaria. Come noto, nel caso di sinistro con animale selvatico in autostrada la normativa individua come soggetto responsabile del risarcimento il concessionario della rete viaria e non la provincia, in virtù della "responsabilità oggettiva" prevista dall'articolo 2051 del codice civile per i danni provocati dalle cose in custodia.

 

Ai sensi della citata disposizione, infatti, il gestore autostradale ha l'onere di dimostrare che l'ingresso dell'animale selvatico nella carreggiata sia dipeso da cause eccezionali ed imprevedibili non imputabili a una sua incuria nella manutenzione o nell'adozione di idonee misure di prevenzione, come il mancato funzionamento di eventuali barriere, sottopassi faunistici o altri dispositivi posti proprio al fine di scongiurare il verificarsi di incidenti con animale selvatico.

 

Qualora non fornisca tale prova liberatoria, è tenuto a risarcire i danni subiti dall'automobilista o motociclista coinvolto nel sinistro. A quest'ultimo, invece, spetta l'onere di dimostrare solamente che l'incidente è avvenuto sulla rete autostradale a causa dell'investimento o dello sbandamento provocato dal passaggio dell'animale.

 

Incidenti con animali selvatici in autostrada: a chi spetta pagare

Gli incidenti con animale selvatico che richiedono l'indennizzo da parte della Regione competente necessitano di un'apposita procedura per l'ottenimento del risarcimento dei danni subiti.

 

Generalmente, a ciascun ente territoriale spetta predisporre una propria modulistica per inoltrare la relativa istanza di risarcimento. Tuttavia, in linea generale il danneggiato deve dimostrare due aspetti fondamentali: da un lato il nesso causale tra il sinistro e la presenza dell'animale selvatico sulla carreggiata, dall'altro l'entità dei danni patrimoniali e non patrimoniali riportati.

 

Per provare il primo elemento, risulta indispensabile contattare tempestivamente le autorità dopo l'incidente al fine di ottenere un verbale o rapporto ufficiale che attesti la dinamica, comprovata anche da eventuali testimonianze oculari e documentazione fotografica. Nel caso ciò non fosse stato possibile, è ammessa la presentazione di testimonianze scritte e foto scattate sul posto.

 

Per quanto concerne invece i danni, questi devono essere comprovati con idonea documentazione giustificativa sia per la componente patrimoniale, ad esempio spese di riparazione o trasporto del mezzo, sia per quella non patrimoniale pari a lesioni personali o danni morali. Completata la documentazione, il danneggiato deve presentare la richiesta di indennizzo incidente stradale mediante apposita modulistica, corredata dalla prova dell'incidente con animale selvatico e dell'entità dei danni subiti. Solo al ricorrere di questi presupposti la Regione può valutare il risarcimento del sinistro.

Infortunistica Veneta: gestione degli infortuni

Infortunistica Veneta tutela i vostri interessi, perché possiate ottenere il giusto risarcimento da infortuni o sinistri di qualunque tipologia.

Affidarsi a professionisti dell’infortunistica come il nostro staff significa beneficiare di una consulenza e di un’assistenza professionale atta ad alleggerire una situazione per voi già pesante. Tutta la parte burocratica relativa alla gestione del risarcimento da infortuni - periti, raccomandate, adempimenti di legge ecc. - diventeranno il nostro compito quotidiano, facendo valere i vostri diritti nelle sedi opportune nel minor tempo possibile e puntando ad una soluzione realmente equa.

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Cosa dicono di noi e di come lavoriamo.

Pietro

Quando divenni cliente di Infortunistica Veneta ero sul letto di un ospedale: a seguito di un terribile incidente stradale la mia vita era appesa a un filo. A seguito di un forte trauma a una vertebra cervicale e una lesione spinale la mia aspettativa di tornare a camminare era bassissima.

Giuseppe

Mi chiamo Giuseppe, ho 53 anni e mia madre è morta per un’infezione ospedaliera. Nel 2013 aveva 85 anni: un giorno cadde in casa, si ruppe un femore, fu ricoverata in un ospedale della provincia di Bologna e subì quello che può essere considerato un intervento di routine.

Paola

Il vero risarcimento per la morte di mio fratello è stata l’umanita! Un incidente stradale mi ha strappato mio fratello. Sono stati giorni, mesi e anni terribili e oggi, ancora, non riesco a parlarne senza soffrire profondamente per l’ingiustizia terribile per quello che successe.

Pietro

Mi chiamo Pietro Orlando, avevo 63 anni, e finalmente mi stavo godendo la pensione, quando un incidente stradale d’un tratto mi ha cambiato la vita. Una macchina che attraversava il paese nel senso opposto al mio, ha mancato una precedenza e svoltando mi ha colpito in pieno.

Ermanno

Mi chiamo Fogli Ermanno e sono un cliente riconoscente a Infortunistica Veneta. Avevo 32 anni, ero fermo a uno stop pronto a immettermi sulla Romea, quando come un fulmine che squarcia il cielo mi piombò addosso un camion che aveva perso il controllo.

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