Il diritto di giocare in sicurezza
Nell’ottobre del 2013 si rivolsero al nostro studio i genitori di una bimba di 4 anni che mentre saltava su un tappeto elastico - posto all’interno di uno stabilimento balneari di Lido delle Nazioni - si era infortunata, per la mancanza delle necessarie protezioni di sicurezza.
Dalla data dell'infortunio al momento dell’affidamento dell’incarico erano passati oltre quattro mesi ma - cose ancor peggiori - la struttura balneare aveva già smontato i giochi e i genitori non avevano fatto alcuna foto al momento dell'incidente.
Fortunatamente, come spesso accade, i bambini riescono a guarire bene.
I postumi permanenti residuati erano minimi ma, nonostante l’esiguo valore del contendere, noi di Infortunistica Veneta abbiamo voluto lo stesso provare a tutelare il caso.
Perché accettammo il caso malgrado la sua esiguità?
Perché tutti - per quanto piccolo sia il danno subito - hanno il diritto di essere tutelati con serietà e professionalità: di questo Infortunistica Veneta va fiera.
La prima mossa è stata una perizia "sugli atti": essendo stati smontati i giochi non c'era la possibilità di periziarli dal "vivo".
Per questo il perito ha scaricato delle foto dal sito dello stabilimento, che pubblicizzava i servizi offerti alla propria clientela: nelle foto si vedevano i giochi ormai smontati.
Abbiamo quindi inoltrato domanda di risarcimento prima ai proprietari dello stabilimento e in seguito alla loro compagnia di assicurazione, esponendo le nostre ragioni - in particolare il gioco non era a norma con le misure di sicurezza richieste dalla legge.
L’assicurazione in un primo momento ci negava il risarcimento del danno per i seguenti motivi:
* Che spetta al genitore vigilare sul figlio minore
* Che - essendo i giochi di libero accesso a tutti e senza alcun esborso economico per l’uso - nessun obbligo nasceva in capo al proprietario e/o gestore dell’esercizio.
Anche in questo caso Infortunistica Veneta ha potuto dimostrare che quanto asseriva l’istituto assicuratore non era vero e - dopo innumerevoli incontri con l’ufficio sinistri della compagnia - siamo riusciti ad ottenere l’integralmente risarcimento del danno in soli quattro mesi.