Chi taglia la strada ha torto?

Chi taglia la strada ha torto

Il fenomeno del taglio di strada è purtroppo molto diffuso ed è causa di numerosi incidenti. Di fronte a questa evenienza, in molti si pongono il dubbio: "chi taglia la strada ha torto?". La risposta non è sempre scontata e immediata. Infatti, un sinistro dovuto a questo comportamento presenta una serie di aspetti tecnici da valutare con attenzione prima di stabilire le corrette attribuzioni di colpa. Ad esempio, è necessario accertare la dinamica esatta dell'evento, la segnaletica presente, le condizioni di visibilità, l'eventuale concorso di causa di altri fattori.

Da non trascurare sono poi gli aspetti burocratici legati alla raccolta delle prove, ai rapporti con compagnie assicurative e le eventuali procedure risarcitorie e legali che ne possono conseguire.

Data la complessità della questione, chi ha subito danni in seguito a un incidente per taglio di strada farebbe bene a rivolgersi sin da subito a un'agenzia di infortunistica stradale specializzata come Infortunistica Veneta. L'affidarsi a professionisti del settore garantisce di ottenere una consulenza tecnica qualificata, raccogliere le prove in maniera impeccabile e gestire nel modo migliore tutte le incombenze amministrative e risarcitorie, facendo valere i propri diritti e ottenendo il giusto indennizzo.

Tagliare la strada: approfondiamone il concetto

Il fenomeno del taglio di strada costituisce una delle principali cause di incidente stradale secondo le statistiche riportate dall'ISTAT e dall'Associazione Italiana di Sicurezza Stradale. Risulta pertanto indispensabile analizzarne con precisione il concetto al fine di prevenirne le conseguenze e stabilirne correttamente le attribuzioni di responsabilità in caso di sinistro.

Per taglio della strada deve intendersi l'azione di un utente della strada che, in violazione delle norme del Codice della Strada in materia di precedenze e comportamenti durante la marcia, invade improvvisamente la corsia di marcia di altro veicolo. Tale manovra avviene quindi in assenza delle distanze di sicurezza minime previste dall'articolo 149 Codice della strada e senza consentire al conducente dell'altro mezzo di prevedere l'invasione ed eventualmente arrestare la propria corsa in tempo utile per evitare una collisione. 

Chi taglia la strada ha torto? La risposta è affermativa, in quanto il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada che regolano la circolazione, le precedenze e le distanze di sicurezza costituisce violazione degli obblighi di diligenza posti in capo a ogni conducente dall'articolo 141 CdS. In caso di incidente successivo all'invasione di corsia, l'azione di taglio della strada comporta quindi una presunzione di responsabilità a carico del conducente che l'ha effettuata. Spetta naturalmente all'Autorità Giudiziaria o all'Agenzia Infortunistica Stradale, sulla base di perizie tecniche, rilievi planimetrici ed eventuali testimonianze, valutare l'eventuale concorso di colpa.

Pertanto il taglio della strada costituisce una manovra sempre estremamente pericolosa che, oltre a violare le norme del Codice della Strada, espone gli utenti della strada a un sensibile aumento del rischio di incidente.

Tagliare la strada incidente: Perché è pericoloso e vietato dal codice della strada

La manovra di taglio di strada, intesa come invasione improvvisa e non preceduta dalle necessarie indicazioni di svolta della corsia di marcia altrui, costituisce un comportamento estremamente pericoloso e pregiudizievole per la sicurezza stradale, oltre che espressamente vietato dalle norme del nostro ordinamento.

In primo luogo, tagliare la strada espone a un concreto rischio di tamponamento o scontro frontale tra i veicoli, con conseguenze anche letali per gli occupanti come già documentato da numerosi studi in letteratura di settore. In secondo luogo, costringe bruscamente l'altro conducente a manovre improvvise quali sterzate d'emergenza o improvvise frenate che possono far perdere il controllo del mezzo.

Ad aggravare il quadro già critico contribuiscono le reazioni emotive che una simile violazione delle regole di guida può innescare, come vampate di panico o irruenza, alterando la concentrazione necessaria per gestire situazioni di pericolo. Ciò è tanto più vero in presenza di traffico intenso.

Il Codice della Strada sanziona espressamente e in modo rigoroso la condotta di taglio di strada: l'art. 143 prevede una sanzione amministrativa pecuniaria da 167 a 665 euro e, nei casi più gravi, la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida. L'illecito può inoltre generare responsabilità civile diretta verso il danneggiato ed esporre al reato di lesioni personali stradali ex art. 590 bis c.p. in caso di incidente con feriti, ovvero al reato di omicidio stradale ex art. 589 bis c.p. in presenza di esito mortale.

Ne consegue che chi ha diritto all'indennizzo incidente stradale in seguito a sinistro causato da condotta di taglio della strada vede riconosciute le ragioni del proprio risarcimento. 

Chi taglia la strada ha torto? Come stabilire le responsabilità

Chi taglia la strada ha torto? La questione di stabilire le responsabilità in caso di incidente derivante da manovra di taglio della strada è complessa e va affrontata con rigore metodologico al fine di accertare correttamente la dinamica del sinistro e attribuire conseguentemente gli addebiti.

Occorre innanzitutto porsi il quesito se chi taglia la strada abbia torto. In linea di massima, la risposta è affermativa, in quanto chi pone in essere tale azione viola le norme del Codice della Strada sul rispetto delle precedenze, delle distanze di sicurezza e sulla corretta esecuzione delle manovre. Tuttavia, non sempre può essere considerato l'unico responsabile. 

Fondamentale è pertanto la ricostruzione tecnica dell'evento, affidata generalmente a uno Studio di Infortunistica Stradale sulla base di rilievi, prove documentali e consulenze. Particolare importanza rivestono i rilievi delle Forze dell'Ordine, foto e testimonianze che, se opportunamente acquisite nell'immediatezza, possono risultare decisive ai fini dell'accertamento.

L'esito dell'attività istruttoria consentirà quindi di accertare se sussistano concause o concorrenti responsabilità, come nel caso in cui l'altro conducente procedesse ad alta velocità. Solo all'esito di tale iter valutativo è possibile stabilire in maniera equa e oggettiva le attribuzioni di colpa. È quindi indispensabile affidarsi a professionisti del settore per far valere i propri diritti in caso di incidente da taglio di strada.

Infortunistica Veneta: gestione degli infortuni

Infortunistica Veneta tutela i vostri interessi, perché possiate ottenere il giusto risarcimento da infortuni o sinistri di qualunque tipologia.

Affidarsi a professionisti dell’infortunistica come il nostro staff significa beneficiare di una consulenza e di un’assistenza professionale atta ad alleggerire una situazione per voi già pesante. Tutta la parte burocratica relativa alla gestione del risarcimento da infortuni - periti, raccomandate, adempimenti di legge ecc. - diventeranno il nostro compito quotidiano, facendo valere i vostri diritti nelle sedi opportune nel minor tempo possibile e puntando ad una soluzione realmente equa.

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Cosa dicono di noi e di come lavoriamo.

Pietro

Quando divenni cliente di Infortunistica Veneta ero sul letto di un ospedale: a seguito di un terribile incidente stradale la mia vita era appesa a un filo. A seguito di un forte trauma a una vertebra cervicale e una lesione spinale la mia aspettativa di tornare a camminare era bassissima.

Giuseppe

Mi chiamo Giuseppe, ho 53 anni e mia madre è morta per un’infezione ospedaliera. Nel 2013 aveva 85 anni: un giorno cadde in casa, si ruppe un femore, fu ricoverata in un ospedale della provincia di Bologna e subì quello che può essere considerato un intervento di routine.

Paola

Il vero risarcimento per la morte di mio fratello è stata l’umanita! Un incidente stradale mi ha strappato mio fratello. Sono stati giorni, mesi e anni terribili e oggi, ancora, non riesco a parlarne senza soffrire profondamente per l’ingiustizia terribile per quello che successe.

Pietro

Mi chiamo Pietro Orlando, avevo 63 anni, e finalmente mi stavo godendo la pensione, quando un incidente stradale d’un tratto mi ha cambiato la vita. Una macchina che attraversava il paese nel senso opposto al mio, ha mancato una precedenza e svoltando mi ha colpito in pieno.

Ermanno

Mi chiamo Fogli Ermanno e sono un cliente riconoscente a Infortunistica Veneta. Avevo 32 anni, ero fermo a uno stop pronto a immettermi sulla Romea, quando come un fulmine che squarcia il cielo mi piombò addosso un camion che aveva perso il controllo.

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