Banchina sdrucciolevole: responsabilità e richiesta di risarcimento in caso di incidente
I dati riguardanti lo stato di conservazione e la manutenzione delle banchine stradali in Italia mostrano un quadro allarmante, con evidenti carenze che determinano un progressivo incremento dei rischi per l'utenza della strada. Le banchine presentano spesso mancanza di condizioni di aderenza omogenea e continuità di drenaggio, a causa di una gestione non adeguata nel tempo da parte degli enti competenti.
Queste precarie condizioni incrementano sensibilmente il pericolo di incidente in presenza di fattori esterni quali piogge o sversamenti di liquidi, comportando il concreto rischio che i veicoli in transito possano improvvisamente perdere aderenza e stabilità in corrispondenza dei margini stradali.
Non sorprende dunque che si registri un costante aumento percentuale dei sinistri determinati da banchina sdrucciolevole, come ampiamente documentato nelle rilevazioni statistiche della motorizzazione civile. Purtroppo, non sempre le compagnie assicurative riconoscono in modo spontaneo il risarcimento dei danni subiti dai conducenti coinvolti in tali incidenti.
Rivolgersi a uno Studio infortunistica stradale di comprovata esperienza come Infortunistica Veneta risulta quindi cruciale per una corretta istruttoria tecnico-legale volta a dimostrare il nesso causale con lo stato di precarietà della banchina, consentendo di ottenere nei tempi previsti l'effettivo indennizzo spettante.
Banchina sdrucciolevole: Accertare la responsabilità
Per accertare la responsabilità in caso di incidente causato da una banchina sdrucciolevole, è necessario procedere con accuratezza e precisazione tecnica. La prima attività da compiere riguarda l'identificazione dell'ente proprietario o gestore del tratto stradale teatro dell'incidente, tramite una puntuale verifica documentale. A seconda che il sinistro si sia verificato su una strada statale, provinciale o comunale, deve essere accertata la competenza regionale, provinciale o comunale in base allo statuto regionale.
Una volta definita la titolarità della manutenzione, l'attenzione si sposta sull'accertamento del nesso causale. Oggetto di valutazione è la dinamica incidentale elaborata tramite rilievi tecnici e perizie cinematica, al fine di stabilire se abbia concretamente contribuito la scivolosità della banchina sdrucciolevole.
I dati acquisiti devono quindi essere confrontati con la normativa vigente, che impone all'ente gestore di assicurare condizioni di massima sicurezza per l'utenza anche mediante la corretta manutenzione della banchina, alla stregua della carreggiata.
Da ultimo, compete all'ente medesimo fornire la prova contraria, dimostrando l'assolvimento degli obblighi di vigilanza e controllo della infrastruttura. Qualora non riesca a produrre elementi a discarico, ne scaturisce la definizione di piena responsabilità per il sinistro. Attraverso tale puntuale iter tecnico-probatorio, un'agenzia infortunistica stradale è in grado di accertare compiutamente le responsabilità connesse all'incidente originato dalla banchina sdrucciolevole, intraprendendo le necessarie azioni risarcitorie.
Banchina stradale: Procedure per il risarcimento
Le corrette procedure da seguire per ottenere il risarcimento in caso di incidente causato da una banchina sdrucciolevole prevedono in primo luogo di ricorrere a un legale esperto in ambito di risarcimento.
Lo specialista assiste il danneggiato nell’accurata documentazione e quantificazione di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti, al fine di presentare formale richiesta risarcitoria nei confronti dell’ente responsabile. È necessario fornire la prova del nesso di causalità tra il sinistro e le precarie condizioni della banchina sdrucciolevole, mediante la relazione tecnica di un perito incaricato. Ai fini risarcitori, per nesso di causalità si intende la sussistenza di un rapporto di consequenzialità giuridica tra la condotta tenuta dal responsabile (in questo caso la mancata manutenzione della banchina da parte dell'ente gestore) e il danno lamentato dalla vittima.
Più nel dettaglio, il perito deve accertare, mediante una completa ricostruzione tecnica del sinistro, se la perdita di aderenza del veicolo possa essere ragionevolmente ricondotta alle precarie condizioni di tenuta di strada presentate dalla banchina, anziché ad altre cause non imputabili all'ente competente. Il professionista valuta pertanto una serie di parametri, quali lo stato dell'infrastruttura, le condizioni ambientali al momento dell'incidente, le caratteristiche dinamiche del mezzo e le testimonianze dei presenti, al fine di escludere ragionevolmente altre ipotesi causali e stabilire in modo inequivocabile che l'evento lesivo è scaturito proprio dalla scivolosità del margine stradale dovuta a incuria manutentiva.
Solo con tale puntuale accertamento è possibile dimostrare il nesso di causalità richiesto per l'ottenimento del risarcimento del danno. Il risarcimento del danno risultante dall’incidente copre sia i danni materiali, come le spese mediche o di riparazione del veicolo, sia i danni legati al dolore fisico e psicologico.
Ulteriore adempimento necessario riguarda l’esatta ricostruzione della dinamica incidentale e dei suoi esiti lesivi. Tali elementi, unitamente alla documentazione probatoria raccolta, devono essere valutati dal giudice civile, il quale stabilisce in sentenza l’entità effettiva dell’indennizzo incidente stradale spettante al danneggiato. Il ricorso alle autorità giudiziarie risulta fondamentale per una corretta procedura risarcitoria e un’equa liquidazione dei danni derivanti da un sinistro avvenuto su banchina sdrucciolevole.