Codice della strada attraversamento sulle strisce corretto per biciclette e moto

Il Codice della Strada è molto chiaro nello stabilire le regole per l'attraversamento pedonale sulle strisce, che prevedono in modo inderogabile la precedenza dei pedoni. Gli articoli 190 e 191 CdS stabiliscono infatti che ciclisti e motociclisti devono condurre i propri mezzi a mano, e tutti i veicoli hanno l'obbligo di arrestarsi per dare passaggio ai pedoni.

Queste norme sono volte ad assicurare la massima sicurezza agli utenti deboli della strada. Purtroppo però, nonostante la chiarezza normativa, talvolta possono verificarsi incidenti sulle strisce dovuti a infrazioni o disattenzioni.

 

In questi sfortunati casi, il Codice prevede la facoltà per il pedone investito di richiedere il risarcimento dei danni subiti. L'art.189 stabilisce infatti la presunzione di responsabilità a carico del conducente, salvo questi dimostri circostanze eccezionali.

 

Per vedersi riconoscere i propri diritti in sede risarcitoria è sempre consigliabile rivolgersi a studi specializzati come Veneta Infortunistica, che conoscono a fondo la materia e sanno come tutelare al meglio il danneggiato. Solo professionisti esperti possono affrontare al meglio le compagnie di assicurazione e ottenere l'indennizzo meritato.

 

Codice della strada attraversamento sulle strisce: regole e comportamenti corretti per bici e moto

L'attraversamento pedonale da parte di ciclisti e motociclisti sulle strisce necessita di un rigoroso rispetto delle norme stabilite dal Codice della Strada. L'art. 190 del Codice della Strada dispone che i ciclisti debbano condurre il velocipede a mano quando attraversano le strisce pedonali, al fine di non creare pericolo o intralcio ai pedoni che hanno ovviamente la precedenza. Tale precedenza dei pedoni è ribadita anche dall'art. 191 CdS, in base al quale tutti i veicoli devono arrestarsi e lasciar passare coloro che transitano sulle strisce. I pedoni hanno quindi diritto costante di precedenza sulle zebre, sia che si trovino al centro della carreggiata che presso i bordi di essa.

 

È poi l'art. 42, comma 3 CdS a stabilire come "la precedenza dei veicoli sulle persone sia limitata ai soli casi specificamente previsti dal regolamento". Pertanto, in assenza di regole diverse, ad avere sempre la meglio sulle strisce sono unicamente i pedoni. Ciò al fine di garantire un'elevata tutela della loro incolumità, essendo i soggetti più vulnerabili nella circolazione stradale. Anche chi guida motocicli o ciclomotori, così come i pedoni, hanno l'obbligo di dare la precedenza ai pedoni che transitano sulle strisce.

 

I contravventori rischiano multe salate ai sensi dell'art. 173 CdS. È quindi fondamentale che i ciclisti adottino comportamenti estremamente prudenti quando percorrono tratti in prossimità degli attraversamenti, al fine di contemperare diritto alla mobilità e sicurezza di tutti gli utenti della strada.

 

Codice della strada attraversamento sulle strisce: a chi spetta passare per primo sulle strisce

In merito a chi ha la precedenza sulle strisce pedonali, il Codice della Strada è molto chiaro. Come accennato, il Codice della Strada a cui fanno capo le norme sulla circolazione è l'art. 191, secondo cui i pedoni che transitano sulle strisce hanno assoluta precedenza. Tale principio trova conferma anche nell'art. 190 CdS, il quale prevede l'obbligo per i ciclisti di condurre il velocipede a mano proprio per lasciare libero il passaggio ai pedoni.

 

Inoltre, la giurisprudenza di merito ha più volte chiarito che la precedenza dei pedoni vale sia che attraversino centralmente la carreggiata che lateralmente. Pertanto tutti i veicoli hanno il dovere di arrestarsi e dare strada ai pedoni lungo tutta la striscia, e non solo nella metà dove transitano. Sanzioni pesanti sono previste per chi non rispetta tale priorità. Ad esempio, la Corte di Cassazione ha ribadito che anche una breve invasione dell'attraversamento da parte di un veicolo è sanzionabile ai sensi dell'art. 173 CdS in quanto lesiva della sicurezza dei pedoni. Ciò a riprova di come la disciplina valorizzi al massimo la tutela di questi ultimi.

 

L'art. 190 quindi integra tale disposizione prevedendo che per i ciclisti scenda l'obbligo di condurre a mano il velocipede proprio per scongiurare il rischio di investimento dei pedoni. Pertanto non sussistono dubbi: sulle strisce pedonali i pedoni hanno diritto di precedenza assoluta rispetto a qualsiasi altro mezzo. Un principio quanto mai fondamentale nell'ottica della sicurezza stradale.

 

Codice della strada strisce pedonali: cosa accade in caso di incidente

Nell'eventualità sfortunata di un incidente in prossimità o sulle strisce pedonali, il Codice della Strada prevede una chiara disciplina di responsabilità a tutela dei pedoni. L'art. 189 CdS stabilisce infatti che in caso di investimento di un pedone sulle strisce, si applica sempre la presunzione di colpa a carico del conducente del veicolo. È quindi quest'ultimo a dover dimostrare, attraverso una consulenza tecnica, di non aver contribuito in alcun modo a causare l’evento.

 

Soltanto nell'ipotesi in cui l'attraversamento sia stato compiuto con modalità irregolari o pericolose, facendo mancare l'ordinaria diligenza, la responsabilità potrà essere rideterminata. Ciò al fine di garantire la massima sicurezza attraverso un rigoroso rispetto delle norme di precedenza da parte di tutti i conducenti.

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Cosa dicono di noi e di come lavoriamo.

Pietro

Quando divenni cliente di Infortunistica Veneta ero sul letto di un ospedale: a seguito di un terribile incidente stradale la mia vita era appesa a un filo. A seguito di un forte trauma a una vertebra cervicale e una lesione spinale la mia aspettativa di tornare a camminare era bassissima.

Giuseppe

Mi chiamo Giuseppe, ho 53 anni e mia madre è morta per un’infezione ospedaliera. Nel 2013 aveva 85 anni: un giorno cadde in casa, si ruppe un femore, fu ricoverata in un ospedale della provincia di Bologna e subì quello che può essere considerato un intervento di routine.

Paola

Il vero risarcimento per la morte di mio fratello è stata l’umanita! Un incidente stradale mi ha strappato mio fratello. Sono stati giorni, mesi e anni terribili e oggi, ancora, non riesco a parlarne senza soffrire profondamente per l’ingiustizia terribile per quello che successe.

Pietro

Mi chiamo Pietro Orlando, avevo 63 anni, e finalmente mi stavo godendo la pensione, quando un incidente stradale d’un tratto mi ha cambiato la vita. Una macchina che attraversava il paese nel senso opposto al mio, ha mancato una precedenza e svoltando mi ha colpito in pieno.

Ermanno

Mi chiamo Fogli Ermanno e sono un cliente riconoscente a Infortunistica Veneta. Avevo 32 anni, ero fermo a uno stop pronto a immettermi sulla Romea, quando come un fulmine che squarcia il cielo mi piombò addosso un camion che aveva perso il controllo.

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